Unlucky day

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-Jason Bolt-
view post Posted on 10/1/2012, 19:59     +1   -1




Se fossi stato in un fumetto manga, sarei stato con il viso cupo, e sopra la mia testa ci sarebbe stata una nuvoletta contenente teschi, segni e scarabocchi vari. Ero piuttosto di malumore quel giorno, non era una cosa sorprendente, in quei giorni il mio umore non era mai molto buono. Ma quel giorno ero davvero molto, molto incazzato. Non amo parlare usando questi termini, di solito sono più delicato ed educato, ma quando c'è bisogno, c'è bisogno. Infatti, durante quella giornata, ne ho passate di tutti i colori.
I problemi erano iniziati già prima del mio risveglio. Come succedeva spesso, gli incubi erano padroni del mio sonno, e anche quel giorno ho vissuto il mio ruolo in uno dei tanti film horror che si tenevano nel mio inconscio durante quel momento. Ma è possibile che dovessero succedere per forza determinate cose? Sapete, di quelle in cui ti inseguono per decine di minuti, dove un assassino sbuca come un diricawl ovunque tu sia, o dall'armadio, o da sotto il letto, o magari dal gabinetto, dove sicuramente inciampi a causa di un pezzetto di legno che si trova in un corridoio anche se è del tutto insensato che fosse lì, ma che c'è comunque? Ecco, solo che nel mio sogno era tutto molto più inquietante. Un essere scheletrico incappucciato, tutto in nero, con una bella falce che farebbe perdere le palle al toro più forte. Eccolo lì, davanti a te, che vuole la tua vita e la tua anima... Tu cerchi di scappare, ce la fai per i primi cinque minuti, poi se ne va via la luce, si odono rumori sinistri, sei quasi salvo, ma delle liane di intrappolano improvvisamente e ti strangolano, lui ti si avvicina, alza la falce pronto per farti fuori e... ti svegli! NO, NON E' COSI'! Le normali persone si sveglierebbero di colpo prima di vedere la propria morte, io non riesco. Succede sempre che vedo la mia testa decapitata e il mio sangue sporcare dappertutto! Ecco cosa odio dei miei sogni, che se sono belli finiscono in fretta, ma se sono brutti ti lasciano il segno per tre giorni minimo. Beh, ma forse potrò trarre dei vantaggi anche dai miei incubi: potrei scrivere una raccolta di racconti dell'orrore ispirati ai miei sognazzi e diventare ricchissimo! Però devo dire che preferirei vivere tranquillo per i miei prossimi settant'anni che continuare a fare incubi. Ah, ma sto divagando!
Torniamo al discorso 'giornata di escremento'.
Mi sono svegliato naturalmente con delle bellissime occhiaie che avrebbero fatto invidia a qualsiasi un pesce pagliaccio. La cosa che mi scocciava di più era che la prima lezione della giornata sarebbe stata quella di pozioni. Inalare un po' di gas prodotti dalla fermentazione di muco di vermicoli e pipì di gatto sarebbe stato ottimo per mettermi KO definitivamente. Prima di andare alla lezione, andai a fare colazione in Sala Grande. Tre tazze di caffellatte e due brioche non sembravano aver avuto alcun effetto su di me, anzi il caffellatte mi rese ancora più instabile di prima. Come poteva del caffellatte, nel quale la concentrazione dell'amaro seme era del 20%, avere un effetto tanto potente su un povero ragazzo come me? Non si sa. Dopotutto non mi conosco bene manco io, sono tanto strano che uno psicologo che mi visitasse rischierebbe di finire da un altro psicologo. Però trovai un modo per calmarmi un po'. Vi starete chiedendo: come? Meditazione? Stretching? Camomilla? No, niente di tutto ciò: sigaretta. Non sono uno che fuma molto: non sono assolutamente dipendente, però ogni tanto un po' di nicotina quando sono nervoso mi serve. Un pacchetto di sigarette mi dura per un mese circa, per questo potete capire che non sono un assetato di fumo. Ma poi si dice assetato in questo caso? Boh!
Comunque una volta fumatomi la sigaretta, era pronto per la lezione di pozioni. La materia era interessante, ma la giornata non mi permetteva di essere minimamente interessato alla lezione. Questo non fece piacere all'insegnante, che molto arrabbiato mi dette per punizione una sicuramente non piacevole ricerca sulla pozione della caverna. Non potete immaginare quanto imprecai nel momento in cui il professore annunciò pieno di soddisfazione che avrei dovuto fare quella ricerca, avrei battuto il record mondiale di parolacce in un minuto. La mia sete di nemesi nei confronti del professore era così alta che avrei fatto saltare in aria un calderone dalla rabbia. Non sono un ragazzo vendicativo, ma in certi casi, quando nei miei occhi si potevano leggere le parole "NON STUZZICARMI, MORDO!", lo ero e come. Ero però ancora del tutto razionale. Non mi sarebbe convenuto andare in contro al professore in alcun modo, avrei solo aggravato la mia situazione, per questo accettai la dura realtà del compito di punizione.
Mi sentii improvvisamente male dopo la lezione: avevo mal di testa (probabilmente a causa dei gas nocivi della pozione fermentata male del mio compagno affianco) e realizzai che non fu una grande idea quella di fare la colazione che feci. Non mi ammalavo quasi mai, ero di ferro, ma sembravo di carta stagnola in quel momento.
Con l'umore sotto zero decisi di non pranzare. Mi diressi verso la biblioteca per prendere in prestito dei libri riguardanti la pozione della caverna. Magari avrei fatto direttamente lì il compito, non avevo ancora deciso. La cosa certa però era che la voglia che avevo di farlo era minore della voglia che potrebbe avere un piccione ad essere spiaccicato da un treno, ma i doveri erano doveri.
Così mi diressi verso la biblioteca. Quel giorno le scale dispettose, alle quali piaceva tanto cambiare, erano davvero molto perfide. Ho addirittura rischiato di cadere giù dalle scale, incredibile: allungo il piede sul primo gradino, e le scale si spostano... Non sapevo cosa mi stesse succedendo quel giorno, ma ero molto abbattuto. Infatti i miei occhi azzurri erano totalmente spenti.
Entrai in biblioteca e mi diressi verso la sezione "Erbe e pozioni". Non so come possa essere successo ma ad un certo punto mi cadde davanti un librone di duemila pagine che mi sfiorò il naso e che se finito sulla mia testa mi avrebbe fatto come minimo vedere le stelle. Era caduto dallo scaffale a cui apparteneva ma non sapevo proprio come avesse fatto a cadere.
E che cazzo! Anche i fantasimi ce l'avevano con me?
 
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*Elaine
view post Posted on 10/1/2012, 20:57     +1   -1




Ora di pranzo. Finalmente.
Skye non ci vedeva dalla fame, e quando una ragazza è affamata, puoi giurarci, è molto pericolosa. Diede gomitate fra gli studenti che, come lei, andavano al pascolo verso la Sala Grande, dove si servivano i pasti. Camminava velocemente, quasi il suo unico scopo della vita fosse raggiungere il suo posto e gustarsi il suo buon pasto. Si sedette, come sempre, vicino dei ragazzi del primo anno come lei, non sapeva i suoi nomi, erano troppi per ricordarseli, quindi quando li chiamava si limitava ad accennare uno stupido soprannome, che loro sembravano apprezzare.
Quel giorno gli elfi avevano preparato il pollo. A vederlo era qualcosa di magnifico. Appena comparve però, lo spettacolo passò da qualcosa di sensazionale a un qualcosa di disgustoso. Skye prese una coscia dell'animale e la cominciò a mangiare, normalmente. Davanti a lei però, quei quattro idioti che la circondavano erano ripugnati. Le mani erano unte di olio e fra le unghie si potevano benissimo notare pezzi di pollo rimasti durante il loro accanimento su di quest'ultimi. Skye assunse un'espressione schifata, ma fortunatamente quello spettacolo finì presto, anche perchè in pochi minuti non vi era più cibo. Per dolce c'erano dei fantastici pasticcini di tutti i colori, come ogni giorno del resto. La ragazza ne prese uno al cocco, che era ovviamente il suo preferito, e se ne andò. Non poteva sopportare di vedere quelli li accanirsi anche per dei piccoli ed indifesi pasticcini. Uscì dalla sala grande, e cominciò a camminare, senza una meta ben fissa. Non sapeva dove andare, anche perchè non aveva progettato di andarsene durante il pranzo. Girovagava per i corridoi, assaporando il pasticcino e pensando ai compiti che avrebbe dovuto fare le lezioni del giorno dopo. Fortunatamente aveva finito per quella giornata, aveva avuto due pesanti ore di storia della magia, e una di incantesimi; la giornata più noiosa della settimana, secondo lei. Senza accorgersene finì il suo pasticcino; con aria delusa, e senza rendersene conto, arrivò davanti la biblioteca. Era parecchio distratta quel giorno, neanche si rendeva conto di dove stava andando. Fece spallucce, come se stesse parlando con un’altra persona.
Si trovava lì, non sapeva cosa fare, cosa costava perdere un po’ di tempo sui libri?! Non c’era molta gente, anzi, erano solo in tre: lei, la bibliotecaria al bancone ed un ragazzo, grifondoro dalla divisa. Si guardò intorno, avrebbe dovuto leggere qualcosa, no?! Non era abituata ad andare in biblioteca, non era il suo mondo. Lei era più sbarazzina, più ‘casinara’ come diceva la madre, non era fatta per chiudersi in silenzio e leggere. Prese dalla tasca della divisa, un’agendina, su cui appuntava tutti i compiti che assegnavano durante le lezioni. Aveva da fare pozioni. PERFETTO! Era la sua materia preferita! Doveva fare una ricerca sulla pozione pepata, e su quella del ghiaccio. Non aveva idea di cosa si trattasse, così si diresse nel reparto pozioni, cercando un libro adatto al suo scopo.
La sua mano scorreva veloce sui titoli dei libri rilegati quasi tutti in cartone, quando si fermò, era arrivata nel punto giusto “Pozioni minori per apprendisti stregoni”. Il professore aveva accennato si trattasse di pozioni minori, quindi perché no?! Magari dare un’occhiata a quel libro non sarebbe stato poi troppo tremendo.
 
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Charlotte Dorodea Fath
view post Posted on 10/1/2012, 21:07     +1   -1




U43Jq


Tassorosso

Charlotte Dorodea Fath ~ Tassorosso -III Anno ~

- Narrato -Parlato - Pensato - <<discorsi altrui>>




La mia Sala Comune non era più tranquilla, serena e pacifica come era il mio primo anno di scuola. Adesso era diventata rumorosa e violenta! Ogni giorno dovevo punire studenti che invece di studiare o andare a farsi un giro non so dove, pensavano a duellare o prendersi a botte! Che rabbia! Ovviamente la responsabile ero io e farli smettere era davvero snervante e faticoso, perchè oltre ad essere immaturi e violenti erano anche più ottusi dei muli. Non ce la facevo proprio più, a volte mi veniva la voglia di prendere la mia dannata spilla e conservala in un dannato cassettto! Anche quando ero immersa nella lettura, quando andavo a correre oppure quando non facevo proprio un bel niente, mi venivano a cercare dicendomi: Vieni, presto! In sala Comune sta succedendo il finimondo! e Santa Charly andava sempre a risolvere la situazione. Ma quel giorno non volevo rotte le pluffe da nessuno, che si scannassero, l'Infermeria esisteva ringraziando Merlino! Quel giorno volevo tranquillità e l'unico posto dove potevo trovare quella agoniata utopia era la Biblioteca, volevo prendermi almeno un'ora di pausa chiedevo troppo?
Per evitare che mi venissero a cercare decisi di andare nei reparti più nascosti, quello di "erbe e pozioni" andava più che bene. Presi il mio romanzo babbano dalla borsa mi mancavano poche pagine per finirlo di leggere, e speravo di poterlo finire proprio in un'ora, salvo duelli di imbeccili Tassorosso. Notai un ragazzo biondo in piedi davanti ad uno scaffale sembrava un pò arrabbiato, a quanto pare non ero l'unica ad esserlo.




©Fatto il Misfatto GDR


 
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-Jason Bolt-
view post Posted on 11/1/2012, 12:20     +1   -1




Era il caso di dirlo: non avevo benché la minima voglia di fare il compito sulla pozione della caverna, voglio dire, c'erano tante belle cose da fare, più interessanti e divertenti di un compito. Beh, non che con il mio mal di testa avrei potuto fare molto, ma di certo fare il compito di pozioni non sarebbe stato il massimo per la mia capoccia. Scervellarsi su cosa scrivere richiedeva tanta concentrazione, e io di concentrazione non ne avevo proprio, e se proprio avessi dovuto scervellarmi mi sarei mandato KO da solo, con il cervello fuso.
Cercavo un libro sulla pozione della caverna, ma non riuscivo a trovarlo. Come cavolo poteva non esserci un libro sulla pozione della caverna? Possibile? No! Non poteva essere. Cercai per una decina di minuti, prendendo e riponendo ogni libro che c'era nella sezione, leggendo solo il titolo sulla copertina, ma niente, anche dopo "analizzato" una cinquantina di libri che parlavano di tutte le pozioni del mondo, non trovai quella sulla pozione della caverna. Potrete immaginare il mio umore, steso al tappeto. La tranquillità stesa dal nervosismo per un bel 4 a 0.
Sentii tutta d'un tratto dei passi. Qualcuno stava per raggiungere la sezione "erbe e pozioni". Non ero felice della cosa: sono la tipica persona che davanti agli altri dev'essere perfetto e sorridente. Io in quel momento invece ero nervoso e tutt'altro che di buon umore. "Sorridi alla vita" diceva la mia coscienza, ma io repressi istantaneamente il suo messaggio: sorridere? Tsk, neanche per sogno. Come si poteva sorridere nelle mie condizioni? Era impossibile. Di sorridere davanti a colui o colei che mi sarebbe parato davanti imminentemente quindi non se ne parlava proprio. L'avrei ignorato. Tutto qui. Sarebbe stato molto meglio continuare nella disperata ricerca del libro misterioso sulla pozione della caverna: prima o poi (o mai) l'avrei trovata e non mi sarei arreso.
Puff... come per magia il mister x che faceva rumore con i propri passi arrivò nella sezione. Spostai lo sguardo fugacemente sulla sua figura solo per vedere chi fosse, ma immediatamente tornò sui libri. In quella frazione di secondo riuscì a percepire i seguenti punti: 1. era una ragazza; 2. aveva capelli lunghi e castani; 3. era Grifondoro; 4. non la conoscevo, 5. era evidentemente più piccola di me. Non mi ero soffermato per niente sui particolari, lo sguardo fulmineo serviva solo per vedere rudimentalmente se fosse un "sicuro scocciatore rompipalle" o un "tipo apparentemente a posto". Sinceramente la ragazza mi sembrava un "sicuro scocciatore rompipalle" pronta ad attaccar dialogo. Beh, di solito classificavo queste persone come "amichevoli possibili nuove amicizie", ma quando ero nero di morale, non esisteva quella classificazione più clemente. Potevo anche sbagliarmi eh! Poteva essere un "tipo apparentemente a posto" che in situazioni normali sarebbe stato "troppo timido, non fa per me". Mah, la mia mentalità è un po' strana, ma neanche tanto...
Sentii altri passi, e la mia mente si riempì di imprecazioni su imprecazioni. Perché ci dovevano arrivare tante persone proprio nella sezione "erbe e pozioni" e proprio durante una giornata del tipo "mi son rotto i maroni"? Da notare la mia elegante rima, ma non mi tira su di morale più di tanto. Di solito quando sono giù basta che faccia un po' lo scemo e mi auto rallegro come un cretino. Ovviamente lo faccio in ambienti isolati e senza anima viva, dove nessuno può spiarti e poi divulgare alla scuola intera la notizia de "il ragazzo pazzo".
Sorrisi un attimino quando arrivò l'altra ragazza. NO, non sorrisi alla ragazza, ovviamente, ma sorrisi ai libri. Vi starete chiedendo, sono scemo o sono idiota? Nessuna delle due opzioni, ritentate la prossima volta! Avevo finalmente trovato il libro perduto, apparsomi davanti occupando il posto dell'ultimo libro dell'ultima fila dell'ultimo scaffale. Ma voglio dire, che sfiga avevo? Doveva essere per forza l'ultimissimo libro, nascosto nell'angolino, invisibile ad occhi non attenti, di colore più spento che più spento non si può, così che potessi beatamente ignorarlo con il mio sguardo? Ma almeno l'avevo trovato, evviva! Dopo quindici minuti di intensa agonia spirituale avevo compiuto la prima tappa della mia missione, "il ritrovamento della mappa nascosta", e ora bisognava "andare alla ricerca del tesoro perduto" che in pratica erano le informazioni del libro che mi avrebbero consentito di "trovare il tesoro perduto" che sarebbe il tema finito. Ma la missione si fa dura perché ci sono due nemici pronte a renderti il lavoro difficile!
La bionda e la bruna, Giorgia e Chiara, le due tizie babbane che avevo visto su una rivista babbana. Il mio fugace sguardo sulla new entry mi fece capire che: 1. era una ragazza; 2. aveva capelli lunghi e biondi; 3. era Tassorosso; 4. era Prefetto; 5. non la conoscevo; 6. Era evidentemente incazzata.
Evviva! Due incazzati sono sempre meglio di uno, ma un incazzato davanti ad una incazzata non era proprio l'abbinamento migliore per far sì che tutto filasse liscio. Fortuna che c'era una superallegra che avrebbe peggiorato ancora di più la situazione, sigh... Ma la positività non mi avrebbe mai abbandonato, o se mi avrebbe abbandonato sarebbe stata la prima e l'ultima volta, e quindi forza, dovevo trovare qualche genialata per uscire dalla biblioteca due ore dopo, illeso psicologicamente e del tutto tranquillo, impresa assai ardua.

 
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*Elaine
view post Posted on 12/1/2012, 13:07     +1   -1




Sfogliava quel libro in modo tutt'altro che lento, ormai si era abituata a correre così velocemente per fare una qualche minima ricerca; aveva l'occhio abituato a quei carattere antichi e illeggibili. Nonostante tutto, le pozioni che cercava ancora non le erano passate davanti, avrebbe voluto dividere quel libro in due dalla rabbia, non amava perdere tempo, e di certo si vedeva dalla sua espressione in volto. La sua ricerca si era interrotta, all'entrata di una tassorosso nella sezione 'Erbe e Pozioni'. Era il prefetto, e lo dedusse dalla spilla luccicante che aveva sulla divisa giallo-nera. Chiuse il libro, ormai rassegnata al fatto che lì dentro non avrebbe trovato quel che effettivamente le serviva. Non parlava con i due ragazzi che aveva intorno, anche se uno di questi era un grifondoro; era sempre lei ad attaccare bottone, ma in quel momento proprio non le andava.
Doveva riuscire a fare quel compito prima che gli altri studenti uscissero dalla Sala Grande e recarsi nelle diverse zone del castello, inondando la biblioteca, precisamente nel reparto dove si trovava lei, che era il più utilizzato dato i compiti bastardi che il professore amava rifilare a quei poveri ragazzi.
Non parlava, stava muta come un pesce, cotntinuando a scorrere il dito su quei brutti e polverosi libri. Ci avrebbe messo una vita solo per leggere i titoli presenti su quegli infiniti scaffali, che salivano fino al 'cielo' (?).
Nessun libro sembrava fare al casa suo; voleva tanto poter richiamare quei maledetti fogli che le sarebbero serviti con un incantesimo, ma i problemi erano due: 1. Non le avevano ancora insegnato quell'incantesimo; 2. Avrebbe attirato troppa attenzione su se stessa pronunciando un incantesimo, e poi sbagliandolo per non averlo mai provato prima.
Skye odiava che la gente la guardasse, le dava sui nervi solamente il pensiero che qualcuno pensasse qualcosa su di lei, sia bello che brutto questo pensiero sia. Ad un certo punto, quando ormai il suo dito era arrivato alla lettera 'M' gli occhi della grifondoro si illuminarono, quasi avesse trovato un modo per ottenere la felicità per tutta la vita.
Aveva trovato, però, qualcosa di ancora più emozionante; il libro che cercava, forse.
Si chiamava "Manuale per pozionisti" ma era il sottotitolo che aveva reso Skye così felice "Dal livello del principiante, ad esperto che più esperto non si può" forse finalmente avrebbe trovato quelle dannate pozioni, e probabilmente sarebbe riuscita ad uscire da quel buco di biblioteca prima del previsto.
Si sedette per terra, a gambe incrociate, e posò il grande libro in pelle di drago marrone, sulle ginocchia. Era polveroso, e la prima cosa che le venne in mente da fare fu soffiarci sopra per levare quello schifo che vi si era formato sopra. Non poteva fare qualcosa di più stupido... la polvere grigiastra e compatta si alzò in un nuvolone proprio davanti al suo naso, facendola starnutire. Odiava starnutire, perchè se cominciava le ci voleva un po' per smettere.
Aveva il naso rosso, quasi le fosse venuta una reazione allergica a qualcosa a cui lei non era allergica. Aprì il libro con la mano sinistra, superò le prime pagine e cominciò a leggere le intestazioni con i nomi delle pozioni che le servivano:
Pozione schiacciabrufoli, pozione scordarella, pozione d'amore.... Gli intrugli più assurdi erano sicuramente racchiusi in quel libro; Skye non conosceva molti di quei nomi e si divertiva leggendoli.
Ad un certo punto, arrivata alla pagina 188, lesse 'POZIONE PEPATA". Skye tirò un sospiro di sollievo, finalmente aveva trovato quel che cercava, e non poteva essere più felice di così; non ci avrebbe messo poi molto tempo per copiare quel che avrebbe dovuto poi consegnare al professore, in classe. Tirò fuori da una tasca interna della divisa dei grifondoro una pergamena, giallastra ed arrotolata. Frugò nelle varie tasche per trovare la sua penna d'oca, ma niente. L'aveva probabilmente lasciata sul banco di storia della magia. Era seccata, come avrebbe fatto adesso!?
Si guardò intorno, e l'unica idea che le venne in mente era quella di chiederla ad uno dei ragazzi che aveva lì accanto. Si morse il labbro inferiore, accorgendosi che entrambi non erano poi così rilassati in quel momento; erano di cattivo umore, e si vedeva a chilometri di distanza.
Optò per scegliere il prefetto di tassorosso, era comunque prefetto, magari era simpatica. Skye si alzò, e le si avvicinò. "Ciao, scusa se ti disturbo, ho dimenticato la mia penna d'oca in classe, potresti prestarmi la tua per fare questo compito??" La ragazzina non aveva ne un topo supplichevole ne arrogante, non credeva che lei le avrebbe potuto rispondere in modo antipatico. "Te la restituisco subito" aggiunse alla fine, quasi apparisse agli occhi del prefetto come una ragazzina sfacciata, che non era di certo quello che Skye voleva far credere di se.
 
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Charlotte Dorodea Fath
view post Posted on 12/1/2012, 13:38     +1   -1




U43Jq


Tassorosso

Charlotte Dorodea Fath ~ Tassorosso -III Anno ~

- Narrato -Parlato - Pensato - <<discorsi altrui>>




Non avevo nemmeno tanta voglia di leggere il che era molto strano, io di solito non li leggevo i libri ma li divoravo direttamente, visto che non avevo nulla da fare decisi di leggere lo stesso. Il mio sguardo cadde su una ragazza Grifondoro sembrava simpatica, la ragazza soffiò su un vecchio e sporco libro e la povere si disperse nell'aria.
Tornai a concentrarmi alla pagina 450 del mio libro, no non c'era nulla da fare non volevo leggere.
Con uno scatto un pò troppo violento chiusi il libro, facendo volare alcuni fogli dal banco.Sbuffando mi chinai a raccorglierli. Volevo che quella giornata finisse il più presto possibile, perchè era iniziata storta e sicuramente ci sarebbe stata la ciliegina sulla torta per completare l'opera. Posai il mio libro nella borsa e presi quello di Erbologia, per ripassare le piante tossiche e velenose, almeno facevo qualcosa di buono.
<<Ciao, scusa se ti disturbo, ho dimenticato la mia penna d'oca in classe, potresti prestarmi la tua per fare questo compito?>> Alzai lo sguardo dal libro per vedere chi era, davanti a me c'era la Grifondoro che avevo visto poco prima. Aggiunse che me la ridava subito.
Certamente! risposi prendendo la borsa. La mia mano destra si intrufolò dentro la borsa marroncina dunque: Pergamena no, inchiostro no, libro no, cellulare no, ferma capelli no, uffa avevo un sacco di cose! Finalmente ne trovai una. Ecco tieni, puoi tenertela ne ho molte io! Faccio sempre la scorta perchè anche io le perdo sempre! dissi sorridendo.
Comunque io sono Charly, molto piacere! mi presentai tendendogli la mano destra.
Mi era sempre piaciuto conoscere gente nuova., poi quella ragazza mi stava già simpatica a pelle.
Spostai lo sguardo verso l'altro ragazzo sembrava che stesse combattendo una battaglia interiore, un pò mi dispiaceva lasciarlo in disparte visto che eravamo solo in tre in quella sezione della Biblioteca, ma non sapevo come dire.
Improvvisamente una ragazzina Tassorosso entrò in quella sezione. Merlino ti prego fa che non sia successo nulla in Sala Comune, pensai deglutendo.

OT// la ragazzina Tassorosso è inventata**

©Fatto il Misfatto GDR


 
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-Jason Bolt-
view post Posted on 12/1/2012, 15:16     +1   -1




Una volta preso il l'arcano libro "Pozioni potenzialmente pericolose - tomo 3- pozione della caverna, pozione della morte, intrugli vari", andai a sedermi ad una postazione più o meno isolata, quasi nascosta da alcuni scaffali alti due metri e mezzo. Nessuno si sarebbe accorto di me a parte le due ragazze, la Grifondoro e il Tassorosso, Giorgia e Chiara come vi avevo detto, e speravo che non si sedessero davanti a me o addirittura affianco o di fronte a me. Con tutti i tavoli e i banchi che erano lì non potevano scegliere proprio un posto vicino al mio! Mi sentivo asociale, non è da me isolarmi dalla gente (come se ce ne fosse); di solito, quasi sempre, sono aperto e sono il primo ad attaccar dialogo con chiunque incontrassi, dagli amici agli sconosciuti, giovani o vecchi che siano, siano loro alti o bassi, indifferentemente se fossero belli o brutti, tassi o corvi, buoni o cattivi, preti o mafiosi... sì, vabbeh, magari i mafiosi no, ma avete capito cosa intendo.
Dicevamo. Non volevo avere davanti a me una delle due, perché non ero in vena di compagnia. Non ero mai in vena di compagnia quando ero in quello schifoso, penoso, patetico stato, ma il fato ha voluto che (ahimé) la Tassorosso si piazzasse proprio a due metri da me, al tavolo successivo al mio.
Voglio dire, non era mica cieca! Vedeva che ero più che incavolato, si notava a trenta metri di distanza, e allora perché, e dico, perché doveva proprio sedersi vicino a me??? Cattiva! I tassi devono essere puffolosi (?) e comprensivi.
Io naturalmente feci come se non l'avessi vista neanche. Fare finta di niente era un'ottima tecnica per evitare potenziali scassascatole. Sfogliavo il mio libro dalle pagine ingiallite (putrefatte, quasi) alla ricerca di informazioni riguardanti la pozione della caverna. Sapevo più o meno che effetti provocava quella pozione, ma non mi sono mai capacitato del perché l'abbiamo chiamata proprio così. Cioè, mica ti teletrasportava in una caverna bevendola! Mica ti trasformava in un pipistrello bevendola! Mica ti faceva tornare un homo habilis bevendola! Non lo capivo proprio il perché del nome. Io l'avrei chiamata "pozione della sete funesta", molto più comprensibile della "pozione della caverna", vabbeh...
Notai con la coda dell'occhio che la Grifondoro aveva sollevato una grande quantità di polvere dal librone che era appoggiato sulle ginocchia. Cioè, voglio dire, l'intelligenza minima dov'era finita? Sedersi su quel pavimento mai pulito e soffiare su un libro la cui copertina era uno strato di tre millimetri di polvere, scelte del tutto prive di senso, fine e utilità. Vabbeh, non fate caso al fatto che giudichi così fortemente le persone, lo faccio solo nella mia testolina, ma non esplicito ciò che penso perché sarebbe stupido e comunque il nervosismo era fondamentalmente la causa dei miei brutti e negativi pensieri giudiziari (?). Di solito penso che "è solo un po' sbadato" "probabilmente sta pensando ad altro" o "oggi è sfortunato" e cerco sempre di non guardare il lato supernegativo delle situazioni.
La saggia Grifondoro (adoro prendere in giro le persone ironicamente! E' così appagante!), aveva probabilmente intenzione di fare ciò che doveva fare per terra (idiota!), infatti tirò fuori dalla borsa una pergamena e... basta. Aveva dimenticato la piuma. Pregai fortemente che non avesse voglia di andare da lui, cioè, da me (a volte mi vengono lapsus del genere) a chiedere di imprestarle una piuma. Probabilmente la mia risposta sarebbe stata: "STA ZITTA, STO CERCANDO DI FARE STO DANNATO COMPITO, ARRANGIATI!", o qualcosa del genere, e per questo non le conveniva andare da me.
Fortunatamente scelse la Prefetta che avrebbe dovuto comunque imprestale una piuma perché "sennò non è un buon Prefetto" e quindi non poteva non soddisfarla. Ovviamente poteva anche avere il piacere di imprestagliene una con il sorriso dato che i Tassi sono sempre così amichevoli. Vi giuro, anch'io avrei imprestatole una piuma, sono il primo che aiuta le persone quando hanno bisogno di aiuto, ma proprio non ce la facevo in quel momento con tutto quello che mi frullava in testa. Quindi guardai la scena del "con piacere, tieni!" sempre furtivamente per non farmi notare e sospirai interiormente quando sentii altri dannati passi di homo sapiens sapiens avvicinarsi alla "zona proibita" della sezione "erbe e pozioni".
Avrete di certo notato il mio umorismo, beh, posso essere il più divertente del mondo come posso essere il più fastidioso del mondo a causa della mia incontenuta ironia (ma comunque sono più simpatico che antipatico, ora non sembra ma aspettate che vi racconti di una giornata felice), ma mi piace scherzare ed ironizzare un po' tutto.
Comunque, il nuovo arrivato, o meglio, la nuova arrivata era identificata come una ragazzina Tassorosso. Non l'avevo ancora analizzata bene, però doveva essere del primo o del secondo anno. Aveva capelli lunghi e castani e occhi bianchi. No voglio dire, erano bianchi ma non era cieca perché vedeva! Nella mia mente echeggiò un "wow" di meraviglia, mai visto niente di simile. Aveva occhi del colore della neve che contrastava la pupilla nerissima. Aveva anche la pelle chiarissima. Poteva essere una specie di albina, sì, doveva essere così. O forse era una metamorphomagus. Comunque era davvero particolare, era magrissima, ma non anoressica. Anzi, sembrava in forma. Non era molto alta, ma sicuramente strana.
Si avvicinò velocemente a noi tre (o meglio alle due ragazze, ma guardava anche me), e la sua espressione dapprima tranquilla, mutò in una contorsione facciale di rabbia. Con uno sguardo truce guardò la Grifondoro e le disse in tono infuriato: "Sei una!!! ..."
Cosa cavolo le disse, non me lo ricordo proprio in questo momento... Ah, la memoria fa brutti scherzi!

l'ho descritta un po' strana, così ci divertiamo un po' xD Ho voluto terminare in questo modo perché boh xD voglio vederti litigare El :'D
 
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*Elaine
view post Posted on 12/1/2012, 19:52     +1   -1




tmTGV
La penna che Charlie dette a Skye era così soffice e pulita, che la grifondoro non poteva crederci. Sembrava fosse stata appena comprata, in uno di quei negozi che hanno le vetrine impeccabili, pulite e rifinite in ogni minimo dettaglio. Era ben appuntita, e si stupida del fatto che fosse possibile mantenere delle piue in uno stato così perfettamente perfetto (?)
"Oh grazie. Comunque te la restituirò, promesso" disse sorridendo. La ragazza con cui stava parlando si chiamava Charlie; aveva un bel nome, o almeno secondo lei era così. Skye adorava fare nuove conoscenze, anche se pochi istanti prima non aveva voglia di parlare con nessuno, cambiò idea improvvisamente. Si spostò i lunghi capelli castano scuro dietro l'orecchio in modo delicato, ed aprì la bocca come per parlare. "Io sono S..." non riuscì a terminare la frase, che vide una tassorosso avvicinarsi a lei ed al prefetto; Skye era convinta si trovasse lì per la ragazza che stava con lei, anche perchè la Peach non sapeva chi questa fosse.
Dovette ricredersi poco dopo; cercava proprio lei. Si sentì urlare addosso i peggio insulti che avesse mai sentito, mantenendo sempre la calma. Non era da lei andare in escandescenza, o andare a litigare, specialmente in quel momento, che non ne vedeva il motivo. La ragazzina aveva gli occhi quasi 'spiritati' ed era pallida come la porcellana; faceva impressione. Sembrava non accorgersi di essere in una biblioteca, e di poter urlare quanto le pareva.
In pochi istanti tutti, cioè pochi, i ragazzi che si trovavano nelle vicinanze voltarono il viso in direzione di Skye e la tassorosso. La grifondoro aveva le sopracciglia aggrottate, con aria perplessa, e aspettava che quella che le stava urlando in faccia esaurisse la voce. Prima o poi sarebbe accaduto, ne era convinta.
Fatto sta che ad un certo la bibliotecaria, svegliatasi da un lungo e profondo sogno di marinai e sirene, arrivò di corsa, ancheggiando il suo grasso sedere a destra e a sinistra, mantenendo la schiena dritta e le labbra arricciate. Ce ne voleva per svegliare la bibliotecaria, da quel che Skye sapeva, nessuno l'aveva mai vista in piedi o con gli occhi aperti. "Shhh! Siamo in biblioteca! Questo è un tempio sacro! Se urli un'altra volta, chiamo il preside!" disse portando il dito indice della mano destra alla bocca. Non parlava ad alta voce, ma al suo arrivo tutto quel trambusto si era placato, il che permetteva benissimo di ascoltare quel che diceva la vecchia donna.
Lo sguardo di Skye, ancora perplesso si era spostato dalla bambina stralunata alla bibliotecaria, e viceversa quando questa se n'era andata facendo ballonzolare le sue enormi cosce. La Peach alzò gli occhi al cielo e cominciò a guardare in quegli occhi privi di espressività della ragazzina che si trovava davanti. "Beh, c'è altro?" disse, interrompendo il silenzio fra le due. Stranamente all'arrivo della bibliotecaria si era ammutolita, magari ci teneva alla sua casata. Skye invece disse apposta quella breve frase; anche lei, se qualcuno gliela avesse posta in un momento di crisi sarebbe esplosa, e vide quella situazione come un'occasione per togliere dei punti ai tassi.

Dima xD Elaine si sarebbe incavolata... ma Skye no *-*
 
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Charlotte Dorodea Fath
view post Posted on 13/1/2012, 19:22     +1   -1




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Tassorosso

Charlotte Dorodea Fath ~ Tassorosso -III Anno ~

- Narrato -Parlato - Pensato - <<discorsi altrui>>




Mi stavo già preparando un bel discorsetto, quando la strana Tassorosso che mi sembrava si chiamasse Dolores, insultò la Grifondoro impedendole di dirmi il suo nome.
Ok, ma cosa stava succendendo? Percaso c'era un virus di deficenza allo stato puro che colpiva i Tassi e nessuno mi aveva detto nulla? Mi aveva fatto fare brutta figura davanti a due Grifondoro!
No quella non gliela facevo assolutissimamente passare! Diamine ero un Prefetto! Stavo per divorarmi Dolores quando arrivò la Bibliotecaria, quindi mi rimisi a sedere per evitare che ci togliesse punti. Guardai meglio la ragazzina sembrava uscita da un film horror.
La Grifondoro chiese se c'era altro. Quella ragazza era una santa! Se fossi stata io al posto suo come minimo l'avrei presa a schiaffi!
Ecco la ciliegina sulla torta a cui avevo pensato prima! Certo non mi aspettavo questo però, sospirai: al peggio non c'è mai fine.
Quando se ne fu andata la Bibliotecaria, mi alzai e fronteggiai la ragazzina. Il mio viso doveva fare sicuramente paura: dovevo essere nerissima con gli occhi fuori dalle orbite.
Nel nome di Merlino, tu devi essere impazzita! Cosa ti salta in mente? Venire qui ed insultare una ragazza di un'altra Casata nella Biblioteca?! Ti sei bevuta il cervello percaso? Hai disonorato i principi della nostra Casata, razza di microcefalo! Ringrazia Tosca che non ti porti dalla nostra direttrice, per questa volta! Per prima cosa chiedi scusa a...a questa ragazza! ero un fiume in piena la mia sfuriata era partita, dissi "questa ragazza" perchè ancora non mi aveva detto il suo nome.
E poi, se non porti la tua brutta faccia fuori di qui...ti ci butto io a calci nel sedere! Sono stata chiara Dolores? In tre anni che ero Prefetto non ero mai stata così severa, ma che diamine! Un minimo di educazione ci vuole! Mi calmai e aspettai che Dolores facesse le sue scuse alla Grifondoro, ovviamente non urlai non volevo che la Bibliotecaria venisse di nuovo! Ci manca solo lei per completare l'opera!

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view post Posted on 13/1/2012, 19:50     +1   -1
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What does the fox say?

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Percaso c'era un virus di deficenza allo stato puro che colpiva i Tassi e nessuno mi aveva detto nulla?

Il virus della defiCIEnza colpisce anche Charly!
 
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-Jason Bolt-
view post Posted on 13/1/2012, 20:57     +1   -1




| Ingiure a raffica suggiù vorticosi,
| la quiete strappata e vocetta rabbiosa.
| La castana tranquilla ma bionda vulcano,
| la grassa irruppe e la quiete sultano.
| La bionda sgridata la bianca megera,
| il povero ragazzo perplesso ordunque.

Scusatemi, a volte sono proprio uno scemo. So che fa letteralmente c. il c., ma non mi importa Se siete riusciti a capire qualcosa dai miei versi (o meglio versacci) bene, se non avete capito siete idioti... vabbeh, sto scherzando. Vi racconterò nei minimi particolari da ciò che successe quando la Tassorosso aprì la bocca a... un paio di minuti dopo.
Allora. Quella zombi vivente di una Tassorosso iniziò a sparare parolacce ed di tutti i colori, da quelle più sofisticate a quelle più vomitevoli, inizianti soprattutto per C, P, S, R eccetera eccetera... Come al solito mi è sorto un dubbio in mente. Non è che ero finito alla scuola di magia e psicologia di Hogwarts? Perché non capisco come cacchio potesse una ragazzina andare in biblioteca per insultare la prima che le capitava, che oltretutto non conosceva, davanti al Prefetto della propria casata e davanti ad un compagno (superfigo) di casata pronto a ribattere per mantenere l'onore della sua magnifica, stupenda, fenomenale, stratosferica, suprema, fantastica, mistica, meravigliosa casata.

| Noi rossi aurei dal cuore ruggente,
| Noi bravi che il giusto lottiamo arditi.
| Voi verde argentati dal cuore glaciale,
| Voi bravi per Manzoni l'ego mantenete.


Ok, prometto di smetterla prima o poi. Non so perché abbia tanta vena poetica oggi, la musa ispiratrice mi ha sedotto? Mah... Comunque la Tassorosso, volevo dire, la zombi palloidea finì di ingiurare quando arrivò quella grassona di una bibliotecaria (grassa di tutto, viso, pancia, gambe, fondo schiena e soprattutto seno) che le disse di smetterla immediatamente.
La Tassorosso con tutto il disappunto del mondo si diede una calmata, ma i suoi occhi praticamente uscirono dalle orbite quando la Grifondoro le rispose con un bel: "Beh, c'è altro?" ma non ricominciò a urlarle addosso perché ecco che sovviene la Prefetta Tassorosso! Come l'eroe che salva una brutta situazione dal male, ecco che arriva Superprefect!!!
Lei ovviamente le fece la solita ramanzina: "Ma che ti è saltato in mente... blabla... i principi della nostra casa... blabla... sei un pirla... blabla... ti ammazzo io... blabla... preparati a morire... blabla... prega in Merlino... blabla... avada kedavra!" Beh, non andò proprio in questo modo, ma dai, qualcosa di simile.
La ragazzina si chiamava Dolores. Oh, che dolore... vederla! Non la si poteva guardare, era pallidissima.

| La morte vivente assai infelice,
| un calcio diede al povero salice.
| Il legno di cui sostegno era fatto,
| ammacco eterno come un patto.


Ecco, la ragazzina infuriata diete un bel calcione al tavolo della Prefetta imprecando in un sibilio (ammaccandola eccome) e le puntò il dito in contro.
"Non me ne frega una accidente delle tue luride parole, solo perché sei una Prefetta non significa che sei miss reginetta! E tu, schifosa Grifondoro, ti fai difendere da una perdente eh?! Razza di vermicoli marci. Io non esco da questo posto. Le tue parole per me sono come snasi spappolati in una pozione andata a male, BLEAH! E tu, ragazzoccio, origlia pure, putrido sacco di orclumpi maleodoranti!"
Voi non sapete cosa girava nella mia testa quando parlò con me. Cioè, come cacchio facevo a non origliare se quelle ragazze urlavano a bassa voce (?) a due metri da me? Vi giuro che se fossi stato tranquillo l'avrei ignorata o le avrei parlato civilmente, ma io non lo ero affatto. Col mio mal di testa e con il mio malumore alzai lo sguardo verso quella sbianchita e la guardai con due occhi assassini. Io un putrido sacco di orclumpi maleodoranti? Giammai!

| Non sono una pianta né un fungo,
| non appartengo a quei due di sette.
| Mi ritrovo nella sezione più alta di esse,
| dove sapiens sapiens è la mia denominazione.
| Tu che hai osato compiere questo sacrilegio.
| Sei uno yeti truccato, lo abbiamo capito.


"Cosa hai detto?" Chiesi con la voce più glaciale che potessi avere. Era la prima volta che parlavo, evviva...
 
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*Elaine
view post Posted on 16/1/2012, 12:20     +1   -1




tmTGV
*Calma Sky, stai calma*
La grifondoro se lo ripeteva all'infinito; quell'apparente scudo di pazienza formatosi poco prima intorno alla sua persona, sembrava essere rapidamente svanito. Guardare con espressione vuota Dolores, annuendo e sembrando menefreghista, non bastava più. Skye teneva i denti stretti, e sfregava le dita della mano destra sulla piuma ricevuta poco prima dal prefetto di serpeverde. Lei non era un muco di vermicoli, oppure schifosa... cercava di tenere tutto quello che pensava o voleva dire, per se, non voleva perdere punti, specialmente perchè la sua casata era ultima in classifica, e lei voleva essere conosciuta per farli guadagnare i punti, non per essere responsabile di averli persi.
Contò fino a dieci, ma sembrava che nulla potesse placare l'ira di Skye, ormai quasi giunta al suo culmine; fu distratta dall'intervento del ragazzo, suo con-casata. Era stato in silenzio per tutto quel tempo, rimanendo nel suo angolo, quasi si volesse estraniare dal mondo, e da quel che stava succedendo. Skye aggrottò le sopracciglia, e aprì la bocca come per parlare, a quella grassa bibliotecaria apparì improvvisamente da dietro uno scaffale, con aria più che arrabbiata.
"Shhhh! Silenzio! Siamo in biblioteca!" portò il dito indice sinistro alla bocca, si sistemò gli occhialini appoggiati sopra il grande naso rugoso, e sparì. Disse quelle parole dando peso a tutte le s presenti nella frase; Skye, nel frattempo, richiuse la bocca. Quella grassoccia le aveva fatto ricordare il posto in cui si trovava, quindi riteneva necessario non rispondere a tono, ma con tranquillità. In volto aveva un'aria soddisfatta, ormai era la seconda volta che quella donna veniva, e se fosse ri-capitato, la grifondoro era quasi del tutto convinta che sarebbero stati tolti punti alla sua casata. Sembrava che anche Dolores se ne fosse accorta, e fu specialmente per questo che la ragazzina assunse un ghigno divertito sulle labbra. "Dicevi?" disse con tono di sfida. Voleva vedere fino a quanto sarebbe continuata quella storia. Per più di qualche secondo la tassorosso tacque, avendo capito a cosa andava incontro.
Skye si spostò le lunghe ciocche di capelli che le cadevano davanti gli occhi all'indietro, ormai stufa del non sentire una risposta da parte della ragazzina. Si guardò intorno, rendendosi conto che gli altri studenti delle differenti casate arrivavano; in pochi minuti infatti la biblioteca si era riempita, o almeno cominciava. *Diamine!* pensò la Peach. Erano forse già le 14.00? Se così fosse stato il pranzo era finito, e quindi tutti erano pronti per tornare nelle loro casate. Spostò lo sguardo sul grande orologio che era lì, in quel reparto; si sentì uno schifo. Erano veramente le 14.00! Tutti i ragazzi cominciarono a fissare quella scena, che era di sicuro l'unica attrazione interessante a cui si potesse assistere in quel luogo così deprimente. Skye evitò di dare troppo peso alla cosa, dopotutto era la tassorosso che stava facendo una brutto figura non lei. Nel frattempo, in quegli istanti in cui la Peach si rese conto delle cose sopra elencate, la risposta della lunatica imbronciata non arrivavano.
 
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Charlotte Dorodea Fath
view post Posted on 16/1/2012, 13:53     +1   -1




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Tassorosso

Charlotte Dorodea Fath ~ Tassorosso -III Anno ~

- Narrato -Parlato - Pensato - <<discorsi altrui>>




Quella sottospecie di umana ci stava facendo rischiare di essere gli ultimi nellla classifica della Coppa della Case!
La mia sfuriata non era servita a nulla! Quella riprese ad urlare come una matta (quella era decisamente matta!) insultando anche il ragazzo Grifondoro che fino a quel momento se ne stava per i fatti propri.
Vedevo piccole nuvolette di fumo uscire dal mio naso e dalle mie orecchie! Stavo per prendere la bacchetta per farle cucire la sua boccaccia, quando venne di nuovo la bibliotecaria!
Se ci toglie punti la schianto! Se ci toglie punti la schianto! Per fortuna, se ne andò di nuovo senza togliere punti a nessuno. Il Grifondoro sembrava più infuriato di prima, ed io stavo quasi per commettere un omicidio! Ma valeva la pena finire ad Azkaban per una povera pazza?
Solo la ragazza di cui ancora non sapevo il nome, sembrava la più calma ma ero sicura che dentro di lei stava rodendo.
La ragazza strampalata emise un ringhio di sfida, andò dritta dritta dal ragazzo che aveva insultato poco prima e gli strappò il compito ridendogli in faccia. Quella risata assomigliava a quelle delle iene, sapete quegli animali subdoli e cattivi che il loro verso assomiglia ad una risata? Ecco!
Dopo Dolores si avvicinò a me e all'altra ragazza, facendo due linguaccie. Prese il mio libro di Erbologia e me lo strappò sotto i miei occhi! Rimasi pietrificata con lo sguardo fisso sul libro strappato in due...lì c'erano i miei appunti!
Se eravamo sole io e lei, non so quello che avrei fatto. Forse l'avrei uccisa e avrei tagliato il suo corpo a pezzettini e glielo avrei dato in pasto a qualche Ippogrifo. Ma la Biblioteca si stava riempiendo quindi non potevo fare nulla, nè ucciderla nè urlarle contro.
Razza di invertebrata e imbecille. Mi trovo costretta a portarti dalla Flamel sibilai con gli occhi ridotti a due fessure. Mi voltai verso il ragazzo Grifondoro, un pò mi sentivo in colpa per il suo compito.
Mi dispiace se vuoi posso rifartelo io. Ero la Prefetta della Casata della pazzoide quindi...

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‘ HEARTstorm ‚
view post Posted on 16/1/2012, 15:18     +1   -1




Dopo aver terminato il suo pranzo, in tutta tranquillità, si alzò dal tavolo della sua casata e uscì dalla sala grande. Ecco, quella era una delle tipiche e normali giornate della Blanchard dove la cosa più brutta che potesse accaderle era trovare un nodo tra i capelli dorati.
Divisa in ordine, cravattino serpeverde intorno al collo e spilla argentea appuntata al petto. Ecco come appariva agli altri studenti, mentre li superava con la sua falcata fin troppo decisa.
Non aveva nessun compito da svolgere, tuttavia avrebbe dovuto adempiere a qualche dovere da Caposcuola. Tipo le noiose ronde per i corridoi a controllare che nessuno desse di matto all’improvviso.
Ma quel giorno non aveva nessuna voglia di gironzolare a vuoto alla ricerca di studenti potenzialmente stupidi che non aspettavano nemmeno la sera per impazzire completamente.
Mentre saliva le scale, un quadro attirò la sua attenzione.
<< Sssh, hai sentito, Bob? C’è una ragazza in biblioteca che sta letteralmente facendo perdere la pazienza alla Prefetta e alla bibliotecaria…>>
Al che, Alinda si fermò incuriosita. I quadri erano dei gran chiacchieroni!
<< Aah, ecco la Caposcuola! Lei sicuramente saprà risolvere il diverbio in biblioteca! >>
Alinda sorrise, fin troppo compiaciuta e cambiò direzione per dirigersi alla biblioteca.
Un altro quadro mormorò: << Cosa? Lei?! Stai scherzando, Bob? E’ come aver buttato una pozione infiammabile sul fuoco per spegnerlo! >>
Alinda si limitò a mormorare un << Vedremo >> imbronciato, per poi aggiungere: << Ve l’hanno mai detto che siete dei gran pettegoli? E’ siete solo quadri! Incredibile >> con tono fintamente sorpreso.
Non ascoltò le successive parole, di certo poco amichevoli, dei quadri ma puntò dritta verso la biblioteca.
Apparentemente sembrava tutto tranquillo. Apparentemente.
Solo qualche passo più avanti e voilà ecco un bel po’ di rumori provenienti dal reparto di pozioni.
Le bastò una semplice occhiata per decidere quanto fosse grave il livello della situazione.
Una tassorosso, particolarmente inquietante, sembrava in preda al demonio. La Fath, invece, sembrava semplicemente super sconvolta e super arrabbiata. C’era anche altro ragazzo, grifondoro un po’ più in disparte e una grifondoro qualche passo più in là.
Lei si appoggiò alla libreria, inarcando un sopracciglio davanti alla scena che le si presentava.
Non aveva mai visto Charlotte perdere così tanto la pazienza, di certo non era una cosa che faceva sempre.
<< Continua così ragazzina strana e ridurrete a zero le vostre già misere possibilità di vincere la coppa questo anno>>.
Tzé, era un dato di fatto non una minaccia. Anzi, se la ragazzina avesse continuato facendo perdere punti a tassorosso ad Alinda avrebbe sicuramente fatto piacere.

Scusate il post misero in confronto ai vostri u.u
 
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-Jason Bolt-
view post Posted on 16/1/2012, 17:04     +1   -1




Male male. Nessuno osava offendere Jason Bolt, nessuno doveva osare farlo. Io quando mi offendo, mi arrabbio seriamente o semplicemente mi sento preso in giro divento una bestia. Non mi capita quasi mai di arrivare al limite. Quando vengo stuzzicato o quant'altro riesco quasi sempre a cavarmela parlando civilmente o usando la furbizia e riuscivo quasi sempre a far tornare la tranquillità nel mio me. Invece quelle rarissime (ma rarissime) volte in cui non riuscivo a sistemare le cose e finivo coll'arrabbiarmi o comunque coll'essere nero di umore diventavo una bestia. Mi capitava un paio di volte all'anno, massimo, ed era un evento tanto sconvolgente, per me e per chi mi conosce, che... che... beh, che è meglio che nessuno, tanto mai il colpevole, si trovi a 400 metri da me. La cosa che facevo di solito in queste situazioni in cui avrei volentieri cruciato a fin di vita qualcuno era pensare positivo. Frugavo negli archivi del mio cervello per trovare almeno una scheda che una volta letta potesse farmi capire che potrebbe esserci qualcosa di peggio e che c'era sempre qualcosa di buono in quello che stava succedendo. Tipo... un tornado ha distrutto la casetta sull'albero che che avevo costruito con tanta fatica? Beh, avrebbe potuto distruggere la casa e comunque si può ricostruire? Con lo stesso ragionamento pensai che la Tassorosso mi avesse offeso, ma che poteva anche farlo ancora di più, toccare punti traumatici di me e che comunque sarebbe stata punita e se avessi reagito male sarei stato punito anch'io. Quindi mi cercai di calmarmi pensando a qualsiasi cosa, una torta, un panda, un angelo, qualsiasi cosa di positivo e non m'azzardai a compiere gesti proibiti. In pratica: calma e sangue freddo, cosa che un Grifondoro riusciva sempre a trovare in certe situazioni.
Arrivò la bibliotecaria grassona per la seconda volta, con la sua solita aria infuriata chiese silenzio e se ne andò di nuovo. Io speravo avesse preso qualche provvedimento, ma evidentemente aveva scelto la strada del "alla terza sei morta!". Che la Tassorosso avesse capito? Che non avrebbe più rotto i cosidetti cogl... e se ne sarebbe andata via? Ahahah, ma neanche per sogno, cosa credete, che possa averlo fatto davvero? Naaaa...
Guardai la Prefetta che tremava tutta dalla rabbia e la Grifondoro che era più calma, ma che sicuramente dentro era un fuoco di istinti omicidi e quant'altro, dato che vedevo evidentemente la sua pelle farsi più rossa (non era un pomodoro eh, però si notava). La Tassorosso rimase per un po' zitta e la Grifondoro sembrò piuttosto soddisfatta, e ne uscì con un "dicevi?". Io in quel momento le avrei staccato la testa a quella Grifondoro. Era mia concasata? Non mi importava, l'avrei fatto se non per il fatto che non volevo finire ad Azkaban già a tredic'anni. Ora dico, la Tassorosso sembrava essersi calmata, poteva finire tutto lì, poteva tornare tutto come prima, e lei cosa fa? Provoca. Alzai lo sguardo al cielo per reprimere istinti del tipo urlare che era un'idiota o qualcosa del genere e sperai che non successe nulla di brutto e peggiorante la situazione.
Tsk, impossibile.
La Tassorosso evidentemente era infuriata al massimo e non ci pensò due secondi ad avvicinarsi a me. (MA PERCHE' PROPRIO A ME!!! CHE COSA HO FATTO?!?!) Io pensai: non mi vorrai mollare un pugno spero! No, non lo fece, ma prese la mia pegamena, su cui avevo iniziato a stendere il testo del compito, e con una faccia del tipo :*devil*: me la strappò davanti agli occhi. Track, e mezz'ora e più di tempo se n'erano andati affanculo.
Io rimasi basito. Dentro di me alcuni ormoni avevano già iniziato il processo per cui gli ordini del mio cervello di mantenere l'ordine ai miei muscoli per evitare che facessero cose poco raccomandabili andassero a quel paese, e per cui con uno scatto fulmineo avrei iniziato a muovere braccia e altro in modo da ledere colei che avevo davanti a me. Non so come feci a controllarmi dal cruciarla, ma ce la feci.
Ora. Ero così arrabbiato che non avevo pensieri stazionari nella mia mente, e per cui non mi ricordo proprio come feci a salvare la mia casata da un centinaio di punti in meno. Le possibilità sono le seguenti:
1. dal cielo è stato inviato un messaggero al sottoscritto che mi avrebbe detto di non compiere il gesto poco raccomandabile.
2. alla mia destra c'era il mio angelo e alla mia sinistra c'era il mio diavolo. L'angelo diceva che non avrebbe portato nulla di buono fare ciò che avevo intenzione di fare e il diavolo diceva che una stronza come quella lì meritava solo di essere bastonata. Iniziarono a prendersi a cazzotti ma vinse il mio l'angelo.
3. sono ritornato dietro nel tempo e ho praticato una decina di ore di meditazione e yoga per prepararmi all'evento.
4. per qualche arcano motivo le leggi della fisica sono state spezzate, e non riuscivo più a muovere un muscolo: qualcuno mi doveva aver lanciato un incantesimo delle pastoie totale di nascosto, salvandomi la reputazione, e salvando la reputazione di generazioni di Bolt.
5. la Tassorosso si era spostata e non avrei potuto picchiarla.
La quinta alternativa è la più probabile ora che ci penso, ma continuiamo con la narrazione: dopo avermi strappato minuti di vita buttati per niente, andò dalla prefetta e le fece la linguaccia. Si girò verso la Grifondoro e le fece la linguaccia. Io pensavo che non fosse giusto che a loro avesse fatto solo la linguaccia mentre io ho dovuto sorbirmi ciò che mi sono sorbito. Ovviamente la Tassorosso non si limitò a fare ciò. Prese il libro di erbologia della Prefetta e la straccio. Molto peggio di ciò che mi era successo. Molto. La Prefetta in preda a spasmi di rabbia (quasi) disse di doverla portare dalla Flamel, la direttrice del corpo docenti, mi sembra, ma non ne sono sicuro. Io pensavo che Silente sarebbe stato una scelta migliore, ma anche la Flamel andava bene. La Prefetta mi chiese se doveva rifarmi il compito e io feci "no" con la testa. Non mi sarei mai permesso di farle fare una cosa del genere.
La Tassorosso, come se nulla le potesse fott... importare, le diede direttamente uno schiaffo in faccia mentre era girata, ridendo ovviamente, come una sadica ed era pronta a fare altro alla Grifondoro quando arrivò lei: la Caposcuola. La caposcuola pronta a compiere un delitto per il bene della scuola.
Intanto in biblioteca decine di studenti assistavano alla scena basiti, divertiti, sconvolti e perplessi. Nel giornalino della scuola si sarebbe di certo parlato dell'accaduto e non si sapeva mai che GW, che da due anni assillava l'anima delle persone presenti nella scuola, potesse entrare in azione.
Male male male, non doveva succedere. Altrimenti... altrimenti... boh, non lo so, altrimenti farei brutte cose.
Comunque, intanto che la Prefetta si massaggiava la guancia con la bocca spalancata, la Caposcuola pensò bene di far notare alla Tassorosso che il suo gesto avrebbe segnato l'evento "Durante i primi mesi di scuola, si è già deciso che Tassorosso non vincerà la coppa delle case". La ragazzina si girò di scatto e la guardò aggrottando le sopracciglia.
Sussurrò qualcosa di incomprensibile e la Caposcuola si ritrovò immobilizzata. La Tassorosso si mise a ridere come una scellerata.
Io rimasi :O.o: , come aveva fatto a eseguire un incantesimo non verbale, anche piuttosto difficile, se aveva l'aria di essere del primo anno o secondo massimo? O era una genia super dotata, o qua gatta ci covava. Anzi, gatta ci covava sicuramente, sicuramentissimo.
Riassumiamo ciò che successe in tre righe:
Io, lei e l'altra arriviamo in biblioteca, l'altra ancora arriva ed insulta lei. L'altra si arrabbia e poi arriva la sig.ra bb che riprende l'altra ancora. L'altra ancora ricomincia ad insultare me, lei e l'altra, e la sig.ra bb la ririprende. Allora lei la provoca e l'altra ancora strappa importantezze a me e l'altra, quindi l'altra si infuria e si becca uno schiaffo. Arriva lady C che fa capire a l'altra ancora che la missione CT era sicuramente fallita.
(lei= la Grifondoro; l'altra= la Prefetta Tassorosso; l'altra ancora= la Tassorosso; sig.ra bb= bibliotecaria; lady C= caposcuola; missione CT= missione Coppa delle case Tassorosso).
Sembrava di essere in una di quelle telenovele argentine dove si litigava ogni due minuti e più gente c'era meglio era. Fantastico...

Edited by .Dimitri - 16/1/2012, 20:29
 
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