Camera n° 619, Sheireen Malfoy e Peter Cobain; 22-05

Anno 3»Serpeverde»Scheda}

Finalmente era arrivata la tanto attesa estate. Sempre di tanto attesa era arrivata una risposta da Cobain,che aveva deciso di farsi vivo. La lòettera presentava parecchie cancellature. Avevano deciso di pasare parte delle vacanze assieme. Così si erano recati nell'agenzia di viaggio e avevano prenotato una camera. La serpeverde era stata la prima ad arrivare. La recepsion era grande e subito arrivò il concierge. La biondina era arrivata in shorts di jeans e in camicetta bianca. Aveva portato con se anche la sua elfa domestica preferita: Avice. Quest'ultima trascinò dietro di sè una valigia di modeste dimensioni nonostante l madre vi abbia applicato l'incantesimo di estensione. La valigia venne lasciata davanti al fattorino che proveddette a caricarla sul carrello. Puoi andare,Avi.. ordinò la ragazza mentre si avvicinava al bancone. L'elfa sparì in uno schiocco. Malfoy e Cobain, abbiamo prenotato una camera.. annunciò al consierge affinchè le desse la chiave. Stanza 619, il fattorino la condurrà alla sua camera. rispose il ragazzo consegnandole le chiavi. Seguì il fattorino,un uomo sulla quarantina e con già pochi capelli,fino alla loro camera. Era a piano terra affacciata proprio sulla spiaggia. Fuori c'era un piccolo prato con un tavolino ed un paio di sedie,poi più in là un sentiero lungo il mare che li separava dalla spiaggia. Quando l'uomo lasciò la valigia sulla soglia e se ne andò,la serpeverde chiamò la elfa domestica Avi, riponi vestiti e il resto nell'armadio.. disse indicando un grande armadio a muro. Lei avrebbe aspettato Peter. Si sedette sul divanetto e osservò Avice che metteva in ordine le sue cose.

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Era già a metà dell'opera la laboriosa elfa domestica. Aveva ormai smesso di guardarla e si era recata vicino la enorme porta finestra della camera da letto che si affacciava sulla spiaggia. La vista da lì era magnifica, si preannunciava una vacanza con i fiocchi. Non erano nemmeno le dieci di mattina e la serpeverde ambiva a mettersi in costume sulla spiaggia già prima dell'ora di pranzo. Tutto dipendeva da quando sarebbe arrivato Peter. I suoi pensieri vennero interrotti da un tocchettio alla porta. L'elfa la chiamò con la sua vocina padrona,è arrivato mr. Cobain un sorrisetto apparve sul volto della ragazza,che ancora però non si era mossa. Non sapeva se saltare addosso al ragazzo che da tanto non vedeva o se essere perfida facendo l'offesa. L'idea di vendicarsi la ispirava particolarmente. Fu così che fece perno su di se e cominciò ad avviarsi verso il ragazzo. Lo vide appoggiato vicino alla porta,mentre il fattorino consegnava la valigia di Cobain all'elfa domestica. Avi, non preoccuparti dei bagagli di mr. Cobain; provvederà da solo.. comandò con un sorrisino divertito all'elfo che si stava già accingendo ad ordinare anche le cose del corvonero. fece un passo avanti fino ad arrivare vicinissima al ragazzo. Erano alti uguali e riuscivano perfettamente a gurdarsi negli occhi,le loro labbra si sfioravano. Il profumo del ragazzo le inebriò le narici e subito sentì l'irrefrenabile voglia di saltargli addosso. Gli diede un bacio sulle labbra che ardevano. Si staccò da lui dopo poco. Lo sguardo della ragazza divenne duro di colpo. Non aveva di certo intenzione di non togliersi lo sfizio di prendersi la sua piccola vendettà. Fu così che mollò una bella cinquina,ovvero uno schiaffo ben assestato,sul volto del ragazzo. non osare dire che non te lo merito o chiedermi il perchè, riceveresti solo un altro schiaffo.. commentò arcandò un sopracciglio. Se credeva di passarla lisci aveva sbagliato persona.

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Incrociò le braccia sl petto,senza arretrare per permettere al ragazzo di entrare. Lo sguardo duro esaminava ogni minimo movimento del ragazzo che le stava di fronte. Se voleva entrare nella loro camera era il caso che cominjciasse a dare spiegazioni. E a raccontare la verità, nel caso si fosse accorta che le stava mentendo spudoratamente,beh, non ci avrebbe impiegato molto a ricacciarlo a casa sua. lei non aveva intenzione di rinunciare alle sue vacanze. Il ragazzo le diede una carezza,come a volerla addolcire. Arcuò le sopracciglia. vuoi un invito scritto per cominciare a parlare o ti serve tempo per inventarti una storia credibile? disse acida la serpeverde.