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.Albus Silente.
view post Posted on 1/5/2012, 14:10     +1   -1




YIIPh



Al di fuori delle mura del castello tutto era tranquillo; non pioveva, non nevicava, nè tantomeno i dissennatori si divertivano a svolazzare intorno alle due grandi torri della scuola, come negli anni passanti avevano usato fare. Non faceva troppo freddo, anche se attraverso la roccia che circondava le aule, i corridoi, e tutto il luogo dove si sarebbe tenuto il ballo, si avvertiva un clima umido, che si poteva benissimo avvertire concentrandosi sull'olfatto. Era una giornata speciale quella lì; era l'inizio di un nuovo anno, e presto gli studenti sarebbero arrivati, eleganti, dopo le passate vacanze estive, ritrovandosi, raccontandosi cosa si è e cosa non si è fatto durante i precedenti tre e caldi mesi. La Sala Grande era pronta per accoglierli tutti, di nuovo, dopo quei giorni d'assenza, per riunirli e fargli ricordare le esperienze passate con i propri concasata, seduti fra le panche a gustare i pasti deliziosi cucinati per loro dai folletti. Però, quella sera, tutto era diverso; non vi erano tavoli, o sedie che dividevano la stanza, non vi erano distinzioni quel giorno; tutto era libero, e i tantissimi metri dai quali era composta la Sala Grande, erano utilizzati a mo di Sala da Ballo, per gli studenti. In fondo, dove prima si trovava il tavolo degli insegnanti, vi era un signore, piuttosto bizzarro, vestito con uno smoking rosso scuro, che a colpi di bacchetta suonava melodie adatte per quelle generazioni di ragazzi; sulla destra della sala invece c'era un lungo tavolo in legno scuro e opaco, pieno di cibo, di ogni genere, sia quelli che i negozi di Diagon Alley avevano gentilmente offerto sia quello che i folletti si erano impegnati a cucinare, per soddisfare le richieste di tutti.
Il soffitto era arredato nei minimi dettagli, e per quella magica serata di raccolta, era stato attrezzato per rappresentare una notte stellata, in cui la Luna era agli inizi della sua Fase e dove i puntini luminosi formavano numerose e famosissime costellazioni. Tutto era pronto, dalle bibite alla musica, l'unica cosa che mancava, erano gli studenti, vestiti con i loro abiti più eleganti.

Edited by (a l i n d a) - 1/5/2012, 16:51
 
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Zoe'
view post Posted on 2/5/2012, 19:15     +1   -1





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Un rumore insopportabile rompeva il silenzio che si era creato nella mia camera.Ma cos'avevano tutti quanti?Si erano alleati per non farmi dormire in santa pace,per dio.Prima quei maledetti regazzi che non avevano altro che fare che bussare alla porta,poi la mia compagna di camera che parla,i piccioni che tubano sul davanzale.
Sollevai a malavoglia la testa dal cuscino e mi guardai intorno alla ricerca di un bagliore,ero al buio,percorsi ogni centimetro della stanza con lo sguardo e mi soffermai sulla borsa,troppo lontano dal mio letto.Va be,avrei controllato più tardi,intanto dovevo recuperare tutto il sonno perduto la notte precedente.Ore 18:o3,come minimo alle 20:00 dovevo essere in piedi,in poche parole potevo riposare per altre due orette piene.
« Magnifico!»,esclamai affondando la testa nel cuscino di piuma.
DRIIIIIIIIIIN DRIIIIIIIIN
«Oh,santo Merlino!Cos'è questo casino?»,caddi violentemente sul pavimento freddo e duro,spaccandomi quasi un dente,e rompendomi una gamba,riuscii a rialzarmi velocemente e capire che era solo la sveglia,ma chi aveva puntato la sveglia?Io sicuramente no,perchè avrei voluto dormire fino all'indomani,sicuramente era stata Maya.Era stata gentile a puntare la sveglia per ricordarmi del ballo.
«O mio Dio,il BALLO?!?!?»Lo avevo scordato.Come si fa?
Ero morta,ma morta morta.Corsi in bagno ,senza neanche aprire il portone e m'infilai sotto la doccia.
Giro il rubinetto a destra:acqua fredda;giro il rubinetto a sinistra:acqua gelata.Non potevo perdere tempo ed aspettare che l'acqua si riscaldasse,con tutta la forza di volontà che avevo in corpo ,m'infilai sotto l'acqua ghiacciata cacciando un urlo e cominciai a lavarmi.
«Mai più,mai più!»,continuavo a ripetermi tremando dal freddo,nonostante fossi avvolta nell'accappatoio, e sbattendo i denti.Apri la porta del bagno con un calcio e mi resi conto della confusione che regnava nella mia stanza,nessuno sarebbe stato in grado di vivere in condizioni del genere.
Ma non c'è tempo da perdere,qui rischio di lasciarci le penne,corro verso l'armadio,tiro fuori un paio di vestiti e li sistemo sul letto.
«Quale indosso?»,domanda cruciale posta a me stessa,in camera ero sola,ma non mi diedi nemmeno il tempo di pensare ero già corsa in bagno ad indossarlo.Sembravo un amore.
«Come sto?» chiesi allo specchio nel quale mi stavo specchiando,prendendo due lembi del delizioso vestitino e facendo un inchino,d'accordo dovevo ancora asciugare i capelli e sistemare tante altre cavolate,ma il risultato finale doveva essere simile.Accesi il fono mettendolo alla massima potenza e mi asciugai a tutta velocità.Quasi pronta!Indossai delle scarpette blu intonate al resto del vestitino e indossai una giacca del colore delle scarpe.
«Dai,che c'è l'ho fatta!»,ammiccai sorridendo come un ebete a me stessa.
Scesi dolcemente le scale e mi diressi in sala grande,era magnifica.Senza i tavoli sembrava tremila volte più ampia e spaziosa pronta a essere riempita da un orda di studenti desiderosi di ballare.
Per ora vi erano poche persone,stranamente ero arrivata in anticipo,salutai tutti con un sorriso smagliante e mi diressi al centro della sala.

Non ostentando ciò che è desiderabile si evita
di confondere il cuore della gente.

 
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(a l i n d a)
view post Posted on 3/5/2012, 14:27     +1   -1




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Per una volta non era poi così scontenta di ritornare ad Hogwarts.
Certo, c’erano sempre le lezioni, i compiti, le ronde e tutta una serie di altri noiosi fattori. Ma, quando la vostra famiglia vi costringe a passare l’estate insieme a loro, capite sul serio che vale la pena sorbirsi le manfrine giornaliere dei professori.
La vacanza le aveva lasciato, apparte una gran voglia di starsene un po’ per conto suo, una lieve abbronzatura. Così la sua pelle aveva acquistato un po’ più di colore, perdendo l’effetto “pallido” che da sempre l’aveva caratterizzata.
Un cambiamento invece, radicale, era avvenuto nei suoi capelli biondi. In estate aveva deciso di tagliarli, a causa del caldo e del fastidio che a volte le portavano. Per una persona vanitosa come era lei, morbosamente innamorata dei suoi stessi capelli, non era stata una scelta facile quella di accorciare la chioma.
Il suo tic, proprio per quello, era quasi svanito. Aveva sempre avuto l’abitudine di prendere una ciocca e rigirarsela tra le dita, come anti-stress. Ora i capelli non erano così corti da impedire alle dita di giocarci, eppure in ogni caso non riusciva ad abituarsi alla cosa, andando a torturare il labbro inferiore al posto delle punte, nei momenti di tensione.
Alinda salì frettolosamente le scale del dormitorio, incrociando le sue compagne di stanza.
Diciamo che era quasi tradizione arrivare in ritardo ai balli, per lei. O rimaneva davanti allo specchio, oppure volutamente aspettava che il tempo scorresse, non c’era stata volta in cui lei fosse arrivata nell’orario giusto. Quel giorno invece avvenne il miracolo.
Con pochi e semplici gesti indossò l'abito bianco comprato in negozio, sperando vivamente di non morire di freddo. Infilò i piedi nelle scarpe, pericolosamente alte e si avvicinò allo specchio per aggiustare il viso e i capelli. Non poté fare a meno di guardare con disapprovazione la chioma. Sospirò e provò a ravvivarla, con buoni risultati. Dopo aver preso anche una piccola borsetta, contenente bacchetta e oggetti vari, poté dichiararsi pronta.
Effettivamente il processo “acconciatura” si era rivelato così breve da farla essere in largo anticipo rispetto ai tempi immaginati.
Scese giù in sala grande, notando che non era ancora piena. Non si soffermò sui volti dei pochi studenti presenti ma si avviò verso il buffet. Il suo stomaco non aveva bisogno di altro cibo eppure il girare attorno il buffet senza toccare nulla, eternamente insoddisfatta, le sembrava la cosa migliore da fare in quel momento.




Edited by (a l i n d a) - 3/5/2012, 17:01
 
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Jen'
view post Posted on 5/5/2012, 16:18     +1   -1




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«E per essere perfetta le mancava solo un difetto.»

Ma cosi come le cose noiosa,a scuola vi erano anche delle cose adatta ad una Hamilton:i balli.Da sempre le donne della famiglia Hamilton hanno partecipato ad ogni tipo di ballo sia nel mondo babbano che in quello dei maghi.Ed cosi anche Jennifer avrebbe continuato la tradizione.Quel giorno le era arrivato un gufo particolarmente ingombrante,al suo interno vi era un magnifico vestito nero e una lettera da parte della madre che la esortava ad indossare quel lunghissimo vestito e a partecipare a tutti i costi al ballo.
Lo avrebbe fatto,ma modificando quel vestito da nonna.Estrasse l'intero contenuto dalla busta e lo sistemò sul letto,sforbiciando un pò di qua e un pò di là,riuscii a renderlo meno corto e più sexy.Non poteva farci niente,era nella sua natura comportarsi in quel modo.Poco dopo aver ricevuto il vestito,di chiuse in bagno,pronta a sistemarsi,ma prima di tutto aveva bisogno di un caldo bagno.Riempì la vasca e vi s'infilo dentro.Ne usci venti minuti dopo con i nervi sciolti e con una tranquillità sovrumana.Avvolse il suo corpo in un accappatoio e allo stesso modo fece con i capelli,che asciugò poco dopo che diventarono degli splendidi boccoli color della pece.Adorava i suoi capelli,facili da modellare,neri come la notte che le risaltavano gli occhi color del ghiaccio.
Finalmente arrivò il momento di indossare in vestito,ormai corto;senza alcuno sforzo se lo mise addosso e aggiunse anche,nonostante il dolore che avrebbe provato,i suoi tacchi a spillo.Preparò una borsa,dove mise un lucida labbra e la bacchetta e infine decise di dedicare il resto del tempo al trucco.
Adornò gli occhi con della semplice matita nera e del mascara e mise in risalto le labbra con un lucida labbra al gusto di ciliegia.Scoccò le labbra e si diede un occhiata allo specchio.Adesso era sul serio pronta.Un ultima guardata e scese nella sala,che era stata adornata per l'occasione.Sembrava più grande del solito;Jennifer non sapeva se fosse stata solo un impressione o se forse vi era l'aiuto di un incantesimo.
Entrando vide poche persone e la cosa non la infastidiva,odiava la troppa confusione.Non conosceva nessuno,avrebbe voluto tanto in quel momento avere qualcuno con cui spettegolare sui vestiti altrui.Ma sfortunatamente si ritrovò a mangiucchiare cioccolatini,seduta con le gambe accavallate.
In sottofondo vi era una musica dolce e suadente provocata dai violini e da un piano nel fondo della sala.
-Che noia!,esclamò la ragazza guardandosi nuovamente intorno alla ricerca di qualcosa da fare.
 
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SKYE!
view post Posted on 6/5/2012, 19:14     +1   -1




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Era una serata a dir poco magnifica per festeggiare l'inizio dell'anno scolastico; il cielo era del suo blu più intenso, e la luna illuminava tutto il panorama. Non faceva nè caldo, nè freddo, era tutto semplicemente perfetto. Al di fuori delle mura del castello non vi era nessuno, erano tutti occupati a prepararsi, indossando i loro abiti estremamente eleganti e facendosi chissà quanti film mentali. Skye era rimasta da sola nella stanza del suo dormitorio; era pronta, prontissima, ma aveva una strana sensazione che avvertiva dalla vita in giù; non aveva mai indossato gonne fino a quel giorno, nè tantomeno si era truccata o in qualche modo curata i capelli. Non si sentiva a suo agio, e le gambe cominciavano a tremarle. Si passò una mano fra i capelli, e si guardò allo specchio, inclinando la testa verso destra, come per vedere se in qualche modo, in quel riflesso, vi fosse rimasta qualcosa di suo. Quel che indossava non era nulla di troppo particolare, eppure la sensazione di non indossare dei pantaloni la faceva rabbrividire. Passò davanti a quello specchio almeno un quarto d'ora, pensando a come tutto l'evento si sarebbe svolto. Il momento decisivo arrivò dopo poco, quando la giovane grifondoro, decisa, si infilò il suo paio di converse basse color blu scuro, e scese velocemente le scale della Sala Comune; era da sola. Che forse erano tutti già arrivati al ballo, e lei era l'ultima?! Beh, in caso fosse stato così, si sarebbe comportata come le superstar, no?! La nonna diceva sempre che chi arriva in ritardo alle feste, è perchè un qualcuno di popolare. Si, non era proprio il suo caso, però pensarla in quel modo la faceva sentire speciale. Arrivata davanti la porta della Sala Grande, si fermò, un po' intontita. Di gente ce n'era, non troppa, ma abbastanza da doversi mettere in punta di piedi per intravedere il tavolo del buffet. Fece un passo avanti, un po' intimidita, ma dovette rapidamente tornare indietro, poichè un ragazzo, del quarto anno forse, la investì letteralmente; le andò contro, colpendole la spalla. - Scusa! Non ti avevo vista. - Disse lui, voltandosi lievemente, senza neanche fermarsi per vedere come Skye stava, o se si era fatta male. Niente di niente. La ragazzina fece spallucce, alzando gli occhi al cielo, e convincendosi sempre di più della sua invisibilità in quella scuola. Riprese a camminare verso l'ingresso del luogo dove si sarebbe tenuto il ballo, questa volta senza interruzioni; si guardò intorno, stringendosi nelle spalle e corrucciando la bocca. A prima vista, non conosceva nessuno lì, o almeno, erano tutte persone che lei conosceva ma che loro ignoravano assolutamente. Si avvicinò ad uno dei tavoli imbanditi con il buffet, e si, fortunatamente non era la sola a non conoscere anima viva, o a non trovare nessuno con cui passare il tempo. - Tra un po' si riempirà la sala , o almeno spero! - Disse, giusto per spezzare il ghiaccio con una ragazza che sembrava annoiarsi a morte durante quella che doveva essere una festa. Non era mai stata capace a cominciare un discorso, eppure non aveva niente di meglio da fare...


Edited by SKYE! - 6/5/2012, 20:38
 
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Charlotte Dorodea Fath
view post Posted on 11/5/2012, 21:24     +1   -1




Ed eccoci arrivati alla sera del ballo di inizio anno.
Avevo partecipato a tanti balli che quell'anno avevo perso tutto l'entusiasmo che riservavo a serate come queste.
Ok, i primi anni per me era una novità, essendo cresciuta nel semplice mondo babbano.
Ma adesso era il terzo anno che frequentavo la scuola e sapevo tutto a memoria, tranne le lezioni ovviamente.
Indossai l'abito comprato il giorno precedente a Diagon Alley, notai che mi stava bene mi risaltava il colore degli occhi.
Decisi di arricciare i capelli e lasciarli sciolti, mi diedi una leggera truccatina e misi i tramp..ehm le scarpe comprate assieme al vestito. Dopo mezz'ora ero pronta e mi avviai verso la sala Grande.
La Sala Grande non era molto piena, notai un ometto con uno smoking rosso che suonova qualche melodia a me sconosciuta.
Andai verso il buffet ed incontrai la Caposcuola che era leggermente annoiata.
Buonasera Blanchard la salutai avvicinandomi. Passate delle serene vacanze?
 
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Jen'
view post Posted on 24/5/2012, 19:24     +1   -1




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«E per essere perfetta le mancava solo un difetto.»


Si,si stava assolutamente annoiando,le sere prima del ballo le aveva passate a pensare quel che sarebbe potuto succedere in quel preciso momento e aveva immaginato le cose più strane e impossibili.Un ragazzo alto,molto più grande di lei le avrebbe chiesto di ballare e lei avrebbe rifiutato,ma poi si sarebbe fatta risentire;delle ragazze sarebbero diventate sue amiche di cazzate;avrebbe fatto rovesciare le brocche del banchetto a causa del suo comportamento sbadato;avrebbe trovato come accompagnatore un ottimo ballerino e avrebbe fatto brutta figura perchè lei è negata per il ballo di coppia;sarebbe andata a suonare il piano nonostante fosse proibito.E nella sua mente tutto ciò era divertente.
Ma non aveva niente a che fare con il presente.Sospirò rumorosamente e si girò verso l'enorme banchetto,riempito da mille pietanze,il suo occhio cadde particolarmente su una torta interamente coperta di glassa al cioccolato,ipercalorica ma deliziosa.Si guardò intorno e non appena essersi assicurata che nei paraggi non ci fosse nessuno che la stava guardando,allungò il braccio verso una fetta di quella succulenta torta e cominciò a divorarla.
Devo sbrigarmi,nessuno deve vedermi in questo stato..,pensò Jennifer sentendosi la glassa al cioccolato appiccicata alla bocca e tutt'intorno.Cercò di masticare più velocemente che potesse ma poco dopo sentì una voce alle sue spalle..
Tra un po' si riempirà la sala , o almeno spero! ,disse una ragazza dai capelli biondo-scuro.
Jennifer si girò verso la ragazza mostrando tutta la glassa al cioccolato appiccicata alla faccia e facendo un espressione a dir poco scandalosa.Una cosa raccapricciante. La ragazza dagli occhi del ghiaccio cercò di parlare per scacciare quell'insulsa ragazzina,ma nel farlo si affogò e comincio a tossire.Prima di potersi riprendere bevve tre bicchieri di qualcosa di alcolico,pensando fosse della semplice acqua;invece aveva bevuto sangria.E dopo essersi ripresa ed essersi pulita si girò verso la ragazza e la squadrò dalla testa ai piedi;era più piccola di qualche anno,carina e se non ricordava male GRIFONDORO.Ecco questo non lo poteva tollerare.Fece una specie di smorfia,ma non per il fatto della casa di appartenenze della ragazza ma dal fatto che cominciava a sentire un leggero giramento di testa.Quella sangria aveva un effetto immediato.
Jennifer scostò un ciuffo di capelli dal viso e schiuse la bocca pronta ad infastidire quella povera ragazza.
-Lo spero anche io,mi sto annoiando a morte!,quelle parole erano uscite dal nulla,da quando in qua era cosi socievole,non si sarebbe mai permessa di parlare con una grifa,era una sua convinzione.
Ed invece era stata abbastanza dolce.Chiuse gli occhi per un momento e scosse la testa.
Cosa diamine sto facendo?,si chiese ancora ad occhi chiusi e come si aspettava ricevette come risposta dalla sua coscenza..Jennifer,fregatene di tutto e divertiti..,si doveva fare proprio questo.
Allora prese l'iniziativa di continuare quella discussione..E' il primo ballo a cui partecipi,biondina?,chiese alla ragazzina di fronte a lei sorridendo in modo sghembo e strizzando gli occhi.
Maledetto alcol,Jennifer lo reggeva poco.
 
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.moments.
view post Posted on 26/5/2012, 19:31     +1   -1




Esme passò tutto il pomeriggio nella sua stanza a prepararsi per il ballo di inizio anno, anche se non era dell'umore adatto per partecipare a un ballo. Ultimamente aveva sempre l'umore a terra, era sempre arrabbiata, triste, nervosa, insomma intrattabile. Nonostante ciò aveva però deciso di andare lo stesso al ballo.
Dopo l'intero pomeriggio passato in stanza era finalmente pronta. Indossava un abito nero a tubino coi brillantini posti a zigzag da un lato all'altro del vestito, una paio di sandali grigi brillantinati col tacco alto come suo solito. Indossò gli orecchini, dei semplici pallini neri coi glitter e i bangles. Dopo di ciò si dedicò al trucco, si truccò col nero e l'argento usando anche lì un po di brillantini. Dopo un paio d'ore era pronta, prese la sua pochette e salì le scale fino alla sala grande. Come suo solito era in ritardo, non ce le importasse poi molto. Lanciò un rapido sguardo attorno alla sala e vide la Blanchard parlare con Charlotte, ma Esme non si avvicinò a loro, no aveva voglia di fare nuove conoscenze. Vide poi due ragazze che sapeva che erano della sua stessa casata, decise di avvicinarsi a loro educatamente.
Salve ragazze, potrei unirmi a voi? chiese Esme col tono più gentile che conoscesse, anche se essere gentile non le riusciva un granché.
 
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7 replies since 1/5/2012, 14:10   324 views
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